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Curricoli disciplinari

INDICAZIONI NAZIONALI INFANZIA PRIMO CICLO

CURRICOLI DISCIPLINARI 

CURRICOLO DI EDUCAZIONE CIVICA

CURRICOLO COMPETENZE DIGITALI SCUOLA PRIMARIA

RUBRICA COMPETENZE DIGITALI SCUOLA PRIMARIA

 

PRESENTAZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE 
DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “G. CAMOZZI” di BERGAMO
Come è nato
L’istituto Comprensivo “ G. Camozzi” di Bergamo nell’anno scolastico 2009-2010 ha accolto la sfida che le “Indicazioni” ministeriali per il curricolo avevano posto in essere, accingendosi a stendere un curricolo per tutti gli ordini di scuola.
Le motivazioni
Spesso, quando si chiede alla scuola di cambiare, lo si fa dall’alto, mentre i veri cambiamenti, quelli che richiedono una svolta metodologica, avvengono “ dall’interno” degli istituti stessi. La commissione curricoli e poi gli insegnanti hanno perciò voluto cogliere l’opportunità di confrontarsi, attraverso un lavoro di gruppo fra insegnanti di diversi ordini di scuola e fra insegnanti
dello stesso ordine, per adeguare l’approccio educativo- didattico dell’Istituto Comprensivo Camozzi alla progettazione per competenze, diffusa nella scuola europea ormai da un decennio, e provare a costruire una continuità di percorso.
Che cosa è un CURRICOLO
Il curricolo è quanto gli insegnanti di un Istituto predispongono per i propri alunni per lo sviluppo delle competenze e comporta l’elaborazione di specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione.
Esso traccia il percorso formativo elaborato per gli alunni di uno specifico contesto. Non va inteso in modo rigido, è flessibile e continuamente adeguabile alle condizioni che le classi e il contesto culturale pongono.
Il curricolo si articola attraverso i CAMPI DI ESPERIENZA alla Scuola dell’Infanzia e attraverso le DISCIPLINE alla Scuola Primaria e Secondaria.
Che cosa si intende per COMPETENZA
“La comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; esse sono descritte in termini di responsabilità e autonomia” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente) o ancora: “la capacità di far fronte a un compito o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive affettive e volitive e a utilizzare quelle esterne disponibili, in modo coerente e fecondo” (Pellerey, 2001)
Le linee teoriche
Se il curricolo è “il processo attraverso il quale si sviluppano ed organizzano la ricerca e l’innovazione educativa” (Indicazioni) ed è “l’insieme delle esperienze che una scuola intenzionalmente progetta e realizza per l’alunno al fine di conseguire le mete formative desiderate” (Cristanini) era necessario costruire un curricolo:

  • centrato sui bisogni dell’alunno che è il protagonista del suo processo di crescita emotiva e culturale
  • cognitivo, perchè presta attenzione ed è consapevole dei processi mentali del bambino/ragazzo in crescita
  • graduale, perché ogni tappa necessita di essere superata, mettendo in atto strategie differenziate
  • progressivo perché l’elaborazione del curricolo all’interno di un istituto deve raccordare i vari passaggi degli ordini di scuola, ma anche definire con attenzione gli snodi formativi all’interno del singolo segmento di istruzione
  • continuo e verticale perché pensato nel contesto della Scuola dell’Infanzia, proseguendo con la Scuola Primaria, fino alla Scuola Secondaria, per poter fornire agli alunni, dai tre anni, con l’ingresso nella scuola, fino ai 16 anni, la padronanza delle competenze di base, necessarie alla crescita della persona, all’accesso critico agli ambiti culturali, al raggiungimento del successo scolastico, all’esercizio della cittadinanza
  • essenziale per lo sviluppo delle competenze

Fasi di lavoro future
I docenti dell’Istituto Comprensivo Camozzi, dopo aver steso tale curricolo, avranno il compito di elaborare alcune attività d’aula ( come simulazione e traduzione pratica delle scelte effettuate nella stesura di curricolo) tali da sollecitare la riorganizzazione delle risorse possedute dall’alunno:

  •  …in forma di sfide, intese come occasioni di apprendimento, che possono essere affrontate direttamente dall’allievo, mettendosi in gioco;
  •  …richiamando la sfera dei valori….
  •  …con possibilità risolutive aperte…
  •  …caratterizzate da “dati parassiti”, o distruttori, per favorire la logica e la riflessione…
  •  da risolvere preferenzialmente con l’utilizzo di documenti autentici..;
  •  vicine all’esperienza dell’allievo (personale, quotidiana, scolastica…)

(Roegiers,2003 ;Rey, 2004; Develay1997),
perché ciò che consente che le abilità e le conoscenze padroneggiate divengano competenze spendibili sono le modalità di lavoro e la qualità dei compiti di apprendimento che gli insegnanti presentano agli alunni e con cui li guidano a costruire il loro percorso culturale.

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