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Entrando, si resero conto che il castello era davvero splendido. C’erano moltissime sale, lunghi corridoi e si sarebbero sicuramente smarriti se non ci fosse stato il gatto che, sicuro di sè, con i suoi stivali faceva da guida. Dopo averli condotti nei saloni più sontuosi, si fermo in uno davvero immenso, con una tavola imbandita di mille piatti prelibati .
Il banchetto era gia ‘ stato preparato dall’orco che aveva intenzione di invitare alcuni suoi amici orchi quella sera …ma ormai il gatto, con il suo piano perfetto ed astuto, aveva rovinato proprio tutto!
"Che splendida tavola ! E che ricchezza di piatti avete fatto cucinare: selvaggina , dolci di ogni tipo vino delle qualità più pregiate ! Siete davvero generoso!” , esclamo il re .
Si sedettero insieme, mangiarono e riuscirono a bere tutto il vino rosso e bianco; anche il gatto, con tutto quel correre, aveva un tremendo appetito.
Il re intanto si accorse degli sguardi dolci che sua figlia gettava al giovane marchese e di quanto il giovane marchese e di quanto il giovane marchese fosse incantato dalla bellezza della principessa. Durante il banchetto decise che quel giovane ricco e gentile poteva essere degno di sua figlia, che fino ad ora non si era mai interessata a nessuno dei numerosi principi venuti da lontano per chiedere di sposarsi con lei.
“Caro marchese, vedo che mia figlia vi guarda in modo davvero speciale” esclamò il re ed un tratto “Se l’intuito non mi inganna mi pare che anche voi l’amiate molto. Sarei felice di vederla vostra sposa e di festeggiare presto le nozze”.