5 (Filippo Z. e Sofia)

 

Entrando, si resero conto che il castello era davvero splendido. C’erano moltissime sale,  lunghi corridoi e si sarebbero sicuramente smarriti se non ci fosse stato il gatto che,  sicuro di sè, con i suoi stivali faceva da guida.  Dopo averli condotti nei  saloni più sontuosi, si fermo in uno davvero immenso, con una tavola imbandita di mille  piatti prelibati .

 

 

Il banchetto era gia ‘ stato preparato dall’orco  che aveva intenzione di invitare alcuni suoi amici orchi  quella sera …ma ormai il gatto,  con il suo piano perfetto ed astuto, aveva rovinato proprio tutto!

"Che splendida  tavola ! E che ricchezza di piatti avete fatto cucinare: selvaggina , dolci di ogni tipo vino delle qualità  più   pregiate ! Siete davvero generoso!” , esclamo il re .

 

 

Si sedettero insieme, mangiarono e riuscirono a bere tutto il  vino rosso e bianco; anche il gatto, con tutto quel correre, aveva un tremendo  appetito.

Il re intanto si accorse degli sguardi dolci che sua figlia gettava  al  giovane marchese  e  di  quanto il giovane marchese e di quanto il giovane marchese  fosse  incantato dalla  bellezza  della  principessa. Durante  il  banchetto  decise  che quel  giovane ricco  e  gentile  poteva  essere  degno  di   sua  figlia, che fino ad ora non si era mai interessata a nessuno dei numerosi principi  venuti da lontano per chiedere di  sposarsi con lei.

“Caro marchese, vedo che mia figlia vi  guarda  in modo  davvero  speciale”  esclamò il re  ed  un  tratto  “Se l’intuito non mi inganna mi pare che anche voi l’amiate molto. Sarei felice di vederla vostra sposa e di festeggiare presto le nozze”.

 

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