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Correndo all’impazzata per arrivare prima del re, il gatto giunse davanti al castello ed entrò dalla porta principale con passo deciso.
“C’è nessuno
qui?” gridò con fare impertinente.
Finalmente arrivò
l’orco padrone, un omone gigantesco,
con gli occhi
cattivi che con
una voce minacciosa
chiese:
“Come ti permetti
di entrare nel
mio castello senza
essere invitato?”
“ Signor orco, ho
sentito dire cose
incredibili sui poteri
magici …ho sentito
che potete trasformarvi in
qualunque animale!
Vorrei proprio vedere
se è vero!”
rispose il gatto.
L’orco irritato
che qualcuno osasse
mettere in dubbio
i suoi poteri
magici, si trasformò
in un grosso
leone.
Il gatto che era un furbacchione, disse: “E riuscite a trasformarvi anche in un animale molto piccolo?”
L’orco diventò
un topolino ed il gatto,
velocissimo, allungò una
zampa e lo
divorò in un sol boccone!
Allora si precipitò alla porta principale e, non appena la carrozza giunse davanti all’ingresso, gridò: “Benvenuto nel magnifico castello del mio signore, il marchese di Carabas! Vi prego, entrate.”
Il re non riusciva a credere ai suoi occhi! E neppure il giovane, che era ancora più sbalordito, ma si fece coraggio invitò subito il sovrano e la principessa a visitare insieme il castello.
La giovane fanciulla guardava con occhi sempre più innamorati quel giovane bello e dai modi gentili che accompagnava il re suo padre.