4 (Giorgio e Leonardo)

 

 

Correndo all’impazzata  per  arrivare  prima  del  re,  il  gatto  giunse  davanti  al  castello  ed  entrò  dalla  porta  principale  con  passo  deciso.

“C’è  nessuno  qui?” gridò  con  fare impertinente.

Finalmente  arrivò  l’orco  padrone,  un  omone  gigantesco,  con  gli  occhi  cattivi  che  con  una  voce  minacciosa  chiese:

“Come  ti  permetti  di  entrare  nel  mio  castello  senza  essere  invitato?”

“ Signor  orco,  ho  sentito  dire   cose  incredibili   sui  poteri  magici  …ho  sentito   che  potete    trasformarvi   in  qualunque  animale!  Vorrei  proprio   vedere  se  è  vero!”  rispose  il  gatto.

L’orco  irritato  che  qualcuno  osasse  mettere  in  dubbio  i  suoi  poteri  magici,   si  trasformò  in  un  grosso  leone.

Il  gatto   che  era  un  furbacchione,  disse:  “E  riuscite  a  trasformarvi  anche  in  un  animale  molto  piccolo?”

L’orco  diventò  un  topolino  ed  il  gatto,  velocissimo,  allungò   una  zampa  e  lo  divorò   in  un  sol  boccone!

Allora  si  precipitò  alla  porta  principale  e,  non   appena   la   carrozza  giunse  davanti  all’ingresso, gridò: “Benvenuto nel magnifico   castello  del  mio  signore,  il  marchese  di   Carabas!  Vi  pregoentrate.”  

Il  re  non  riusciva   a  credere   ai  suoi  occhi!  E  neppure  il  giovane,   che  era  ancora   più  sbalordito,  ma  si  fece  coraggio  invitò  subito  il  sovrano  e  la  principessa  a  visitare  insieme  il  castello.

 

 

La  giovane  fanciulla  guardava con  occhi  sempre  più  innamorati    quel  giovane  bello e  dai   modi  gentili  che  accompagnava   il  re  suo  padre.

 

¬   ®