Istituto Comprensivo G.Camozzi
Scuola Primaria G.Rosa
Classi quinte a.s. 2014/15
il mestiere della mamma e del papà
Un processo a scuola
Il 28 febbraio e il 15 marzo 2015, sono venuti a scuola il signor Fabio Boni, la signora Barbara Danelli e la signora Brunella Locatelli, genitori dei nostri compagni Enrico Boni, Edoardo Testa e Tommaso Lorenzi.
Sono tre avvocati che ci hanno spiegato in cosa consiste il loro lavoro.
L’avvocato è un libero professionista che svolge attività di assistenza legale, consulenza giuridica e rappresentanza legale a favore di una parte.
Per poter esercitare la sua professione, l’avvocato deve possedere la Laurea in Giurisprudenza e essere iscritto all’Albo dell’Ordine degli Avvocati.
Per poter ottenere il titolo di avvocato, è necessario svolgere un periodo di pratica presso lo studio legale di un altro avvocato e poi superare un difficilissimo esame di stato.
L’avvocato si può interessare di : Diritto Penale, Diritto Civile, Diritto Amministrativo.
Il Diritto Penale è l’insieme delle norme che descrivono i reati e le pene che da essi derivano.
L’avvocato deve garantire che il processo venga svolto giustamente (giusto processo).
Il Diritto Civile è l’insieme delle norme che regolano i rapporti tra privati (famiglia, successioni).
Il Diritto Amministrativo regola l’organizzazione della Pubblica Amministrazione e i rapporti tra questa e i cittadini.
Dopo queste interessanti spiegazioni, abbiamo messo in scena in classe un processo per reato di furto.
Ecco il fatto capitato a Giulio Cavalli... e la denuncia-querela da lui presentata.
Nel corso del processo ognuno di noi ha avuto un ruolo ben preciso.
Nella classe delle Aquile, il processo si è concluso con l’assoluzione dell’imputato Giovanni Galli per mancanza di prove sufficienti a dimostrare la sua colpevolezza.
Nella classe dei Falchi, invece, numerose sono state le prove raccolte a carico del Galli che, perciò, è stato condannato.
Grazie a questi genitori che ci hanno spiegato un sacco di cose interessanti, dandoci spunti interessanti per riflettere!
Qualsiasi riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale. Anzi, si tratta proprio di persone e fatti del tutto inventati (come è facile capire quando si dice che "durante l'intervallo i ragazzi giocavano... a calcio in cortile").