istituto comprensivo camozzi

scuola primaria gabriele rosa

anno scolastico 2012-13 . classi quinte

progetto autonomia  IO IMPARO... CHE ME LA CAVO

PROGETTIAMO LE STRADE INTORNO ALLA NOSTRA SCUOLA

LEZIONE CON L'ARCH. ALBERTO CICUTTINI

I testi redatti dopo l'uscita sono stati inviati anche agli arch. Tedesco e Cicuttini. L'arch, Cicuttini ha incontrato le classi ed esaminato con i ragazzi le proposte emerse, la loro fattibilità, i pro e i contro dei vari interventi. L'arch. Cicuttini ha anche illustrato alcune possibili soluzioni tecniche. Qui vedere le soluzioni per la creazione di un marciapiede:

La lezione ha visto la partecipazione attiva dei ragazzi, che hanno mostrato le loro ipotesi sulla pianta messa a disposizione:

Ecco un commento dell'arch. Cicuttini sulla lezione svolta:

In tutti i progetti architettonici c’è una parte, “il committente”, che propone la realizzazione di opere mirate al miglioramento o alla trasformazione di un immobile o un manufatto nel suo interesse.  E poi c’è un “progettista”, che trova le soluzioni tecnico pratiche nonché estetiche per raggiungere questi scopi.

Nel nostro caso i “committenti-progettisti” sono “i ragazzi delle quinte” che, sul tema 'come migliorare gli spazi della viabilità nel circondario scolastico', hanno avuto vulcaniche idee.

Spesso le loro idee sono molto radicali, spinte all’eccesso, alcune tecnicamente non realizzabili o economicamente non sostenibili. Le loro analisi iniziali prevedono: allargamenti di strade con restringimenti di cortili privati, eliminazione di accessi carrali pericolosi, precedenze ai pedoni, ciclabilità di marciapiedi, sosta vietata in ogni dove, segnaletica e arredi bassi, dossi e curve, guida lenta, divieto di accesso a tutti i mezzi, più vigili presenti in punti strategici, per citarne solo alcune.

Tutte soluzioni che normalmente noi progettisti professionisti consideriamo facenti parte della progettazione per una “città sostenibile”. Infatti la loro convinta scelta nella trasformazione del territorio urbano tende alla eliminazione delle situazioni ambientali negative, che loro percepiscono in modo amplificato in quanto soggetti più esposti e deboli fisicamente e psicologicamente.

Ma i loro bisogni, i loro problemi, anche se in misura più accentuata e visibile, sono i bisogni e i problemi di anche noi adulti. Nei loro progetti andremo a leggere come la viabilità debba essere rispettosa dei bambini, del loro diritto a muoversi senza pericoli e più attenta alle loro esigenze. Allo stesso tempo ci accorgeremo che le loro idee di trasformazione sono anche le nostre idee; le loro scelte di miglioramento dell’ambiente urbano saranno facilmente comprese e accettate da noi adulti.

Non avremo certo difficoltà a condividere le loro proposte, perché ci scopriremo sempre più consapevoli, che le nostre condizioni di mobilità all’interno della città sono nettamente peggiorate e, sempre più spesso, muoversi per strada significa correre seri pericoli.

Il loro contributo di idee è certamente molto interessante anche se va verificata la loro fattibilità, e ne devono essere mitigati gli eccessi.

Per esempio: non posso eliminare tutti i parcheggi della zona, perché comunque le auto esistono e sono utili ma non dobbiamo esserne schiavi e quindi cercheremo di diminuire i parcheggi selvaggi lasciando a casa il più possibile le auto (che significa anche un piccolo sforzo e impegno da parte nostra).

 

arch. Alberto Cicuttini    arch. Caterina Tedesco

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