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L’ inverno fu lungo e le sue sofferenze molto grandi… ma un giorno le allodole cominciarono a cantare e il sole riscaldò la terra: la primavera era finalmente arrivata!
L’anatroccolo si accorse che le sue ali battevano con molto più vigore e che erano anche molto robuste per trasportarlo sempre più lontano. Partì dunque per cercare nuovi luoghi e si posò in un prato fiorito. Un salice maestoso bagnava i suoi rami nell’acqua di uno stagno dove tre cigni facevano graziose evoluzioni.
Conosceva bene quei meravigliosi uccelli ! Improvvisamente si accorse del suo riflesso sull’ acqua: che sorpresa! Che felicita ! Non osava crederci: non era più un anatroccolo grigio… era diventato un cigno bianco: come loro!! I tre cigni si avvicinarono e lo accarezzarono con il becco dandogli così il benvenuto, mentre alcuni ragazzi attorno allo stagno osservavano e ammiravano la sua bellezza e la sua eleganza.
Lui mise la testa sotto le ali, quasi vergognoso di tanti complimenti e tanta fortuna. Lui che era stato per tanto tempo un brutto anatroccolo era finalmente felice e ammirato.
Hans Christian Andersen
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