STORIA E LEGGENDE

Abitato già in epoca preistorica, come testimoniano diversi ritrovamenti, porta ancora tracce di fortificazioni romane e numerosi castelli medioevali.

Il turismo invernale nasce sull’alpe circa nel 1930 quando viene aperta la funivia che collega Ortisei all’altopiano che finalmente non può più essere raggiunto solo a piedi!

Nel 1938 viene inaugurato il primo impianto sciistico che in realtà era una semplice slittovia. Successivamente nasce la prima seggiovia monoposto. Nel 1961 il numero degli impianti cresce in maniera smisurata e alla fine degli anni sessanta il comprensorio assume le dimensioni e l’aspetto che corrispondono a quelli attuali. Dal 1988 le seggiovie monoposto diventano quadriposto ed esaposto ed aumentano le cabinovie che collegano

l’altopiano con le località sottostanti Siusi e Fiè allo Scilliar.


Leggende e mitologia dicono che questo altopiano, sin dai tempi antichi, sia frequentato da streghe di tutto il mondo che raggiungono a cavallo della loro scopa, la ‘panca’ situata sul monte Bullaccia dove si siedono per ammirare il panorama prima di sorvolare la montagna con grida sfrenate. I folli raduni hanno luogo soprattutto il giovedì: lì sedute le streghe fanno comparire nuvoloni neri carichi di tuoni e fulmini, e persino nubi gialle gravide di grandine. 

Tutto nasce nel XVI secolo quando il tribunale di Fiè allo Sciliar, condannò al rogo nove donne accusate di stregoneria, perché causavano tempeste e temporali che rovinavano il raccolto.

Oggi la strega è uno dei simboli dell’Alpe di Siusi e questo personaggio non è più così temuto, si pensi alla strega Martha che è una strega buona che ama i bambini.

Non solo ma oggi la leggenda dice che le streghe si presentino a cavallo di una scopa con due sacchi, uno vuoto per riempirlo di sventure che opprimono le persone e uno pieno, colmo di eventi positivi da distribuire.















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