L’ autunno era alle porte , le foglie diventarono rosse e poi caddero .
Una sera , l‘ anatroccolo vide alcuni bellissimi uccelli bianchi dal lungo collo che volavano verso i paesi caldi.
Li guardò a lungo, girando come una trottola nell’ acqua del ruscello per vederli meglio: erano cigni! Come li invidiava.
L’inverno arrivò, freddo e pungente; l’anatroccolo faceva ogni giorno un po’ di esercizi nel ruscello per riscaldarsi. Una sera dovette agitare molto forte le sue piccole zampe perché l’acqua intorno a lui non gelasse: ma il ghiaccio lo accerchiava di minuto in minuto… finché, stanco e infreddolito, svenne.
Il giorno seguente, un contadino lo trovò quasi senza vita. Ruppe il ghiaccio che lo bloccava e lo portò ai suoi ragazzi che lo circondarono per giocare col lui. Ahimé, il poveretto ebbe una gran paura e si gettò prima dentro un bidone di latte e poi in una cassa della farina. Finalmente riuscì ad uscire e prese il volo inseguito dalla moglie del contadino.
Ancora una volta il brutto anatroccolo scappò ben lontano per rifugiarsi in un buco nella neve.