Un
Natale diverso
Quando
mia mamma aveva la mia età viveva in Argentina.
A
dicembre finiva l’anno scolastico
e iniziavano le vacanze estive.
Preparavano
l’alberello con gli addobbi e con dei batuffoli
di cotone come fiocchi di neve.
Qualche
giorno prima di Natale la mamma scriveva la lettera a Babbo Natale (che in
spagnolo si chiama Papà Noèl), dopo il nonno la
portava in posta. Per la vigilia preparavano un gran cenone e mangiavano
all’aria aperta, perché
faceva tanto caldo!
A mezzanotte si faceva un brindisi con sidro, panettone, frutta secca e torrone.
E
facevano anche scoppiare i petardi.
Al
mattino dopo, correvamo a vedere cosa aveva portato Papa’ Noèl!
A
pranzo si riuniva ancora la famiglia, e nel pomeriggio si facevano giochi con
l’ acqua o si andava in
piscina!