TEMA: In questo periodo hai letto parole importanti sul significato da dare alla propria vita. Esprimi il tuo pensiero in proposito anche alla luce delle riflessioni fatte dopo l'incontro con Emergency.

 

Un interrogativo che è sempre stato nella mente dell'Uomo è quello di trovare un significato per la propria vita.

"Qual è il senso della mia vita?" è una domanda che ogni uomo, prima o poi, si pone. Qualche giorno fa abbiamo letto in classe un brano ricco di significato scritto da Bob Kennedy, fratello dell'ex-presidente John Fitzgerald. In questo brano egli si rivolgeva alla gioventù, vero motore pulsante dell'umanità, e le parlava del significato da dare alla propria vita. Ha inoltre parlato dei problemi del mondo: non dei problemi in sé e per sé, ma su come poterli risolvere. Per far capire meglio il concetto ha usato una metafora: "se uno butta un sasso in uno stagno si forma solo una piccola onda, ma se più persone tirano sassolini l'onda si fa più grande".

 

Questa metafora si addice anche ad Emergency: il contributo del singolo è ininfluente; è influente il contributo di un gruppo di persone più o meno grande. Ciò significa che, se più persone si uniscono, si può arrivare allo scopo prefissato. Kennedy ha inoltre illustrato quali possono essere i pericoli in cui le persone possono incappare; tra cui il fatto che si creda che l'azione del singolo non influenzi nulla: le maggiori rivoluzioni nella storia sono quasi sempre nate dall'iniziativa di uno. Un altro pericolo, per i più agiati, è il fatto di preferire la vita comoda al miglioramento delle condizioni del mondo, che richiede fatica.

 

Secondo me, il significato della vita è diverso da persona a persona. Ci sono persone, come l'infermiera di Emergency che abbiamo incontrato, che hanno trovato il significato della propria vita nel viaggiare ed arrivare in Paesi martoriati dalla guerra, e lì rimboccarsi la maniche. Lei stessa ci ha detto che ha sentito la vocazione sin da piccola e, anche se una volta a ha rischiato di morire, lei ha continuato a viaggiare ed aiutare. Ci sono altre persone come Lei, profe Maggi (questo tema era rivolto principalmente a Lei, che lo ha corretto, ndr), che credono molto nell'insegnamento e nell'alfabetizzazione degli stranieri.

 

Ognuno di noi ha delle ferme convinzioni nella propria vita, uno scopo che crede sia giustissimo perseguire. Tutti, però, come ha fatto Giuseppe Mazzini, spesso ci giriamo indietro per verificare quello che abbiamo fatto. Verso la fine della nostra vita facciamo una "verifica generale" del nostro operato con la profonda preoccupazione di non aver vissuto pienamente la nostra vita o una parte di essa.

 

Ma è tutto così nitido e chiaro?

 

Io, come credo tutti i ragazzi della mia età, non ho ancora trovato uno scopo o un significato ben preciso da dare alla mia vita, ma in un futuro non molto lontano la serietà e la razionalità avranno il sopravvento sulla pazzia e la spensieratezza e lì troverò il mio scopo, il senso della mia vita.

 

Alessandro Montanelli, classe 3a D

 

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