Istituto comprensivo Camozzi

Scuola primaria G. Rosa . classi terze

Anno scolastico 2010-11

“COME SI FA IL VINO”

ENCICLOPEDIA vol. 3 – Ass. PROPOLIS

Intervento del signor Alessandro Testa, papà di Jacopo della classe terza A

23 ottobre 2010

Domanda: Cos’è il vino?

Risposte dei bambini:

-         è da bere per i genitori

-         è ricavato dall’uva

-         è una bevanda alcolica

-         è uva schiacciata verde o viola

-         è uva con il colorante

-         è uva + alcool 

Il vino è una bevanda alcolica che deriva dalla fermentazione del succo d’uva.

La parola VINO si traduce in varie  lingue in modo simile:

-         inglese = WINE

-         tedesco = WEIN

-         francese = VIN

-         olandese = WJIN

-         spagnolo = VINO

-         portoghese = VINHO

 Ci sono varie ipotesi sull’origine della parola VINO:

-         dall’ebraico INE che significa “fare effervescenza, bollire”

-         dal greco OINOS che significa “ succo della vite”

-         dal sanscrito VENA che significa “amore” (è l’ipotesi più probabile)

Domanda: Dove è nato il vino?

Risposte dei bambini:

-         in Francia

-         a Bordeaux

-         in Spagna

-         in montagna

Il vino è nato in MESOPOTAMIA, una terra meravigliosa, 5000 anni fa.

Anticamente l’uomo era nomade, cioè si spostava continuamente alla ricerca di cibo. Quando iniziò a dedicarsi all’agricoltura e all’allevamento diventò sedentario, si stabilì in Mesopotamia dove la terra era fertile e il clima era mite e iniziò a coltivare la vite.

Dalla Mesopotamia il vino si diffuse in Egitto (con gli Egizi), poi in Sicilia, in tutta la penisola italiana e quindi in tutta Europa (con i Romani).

Esistono più di 50 specie di vite, ma solo da una si produce il vino: la VITIS VINIFERA.

La vite è una pianta resistentissima, che vive anche dove fa molto freddo, come in Norvegia, ma per fare il vino buono ci vuole il sole caldo, come in Italia, in Francia, in Spagna…

Nel 1800 la vite ha avuto un grosso problema: la FILLOSSERA.

Questa era una mosca che arrivò in Europa dall’America, sulle navi che viaggiavano tra i due continenti. La fillossera si annida nelle radici della vite e le distrugge. Non si annida, invece, nelle radici dell’uva americana.

La fillossera distrusse quasi tutte le viti in Francia, poi cominciò a diffondersi anche in Italia. Per salvare le piante si trovò una soluzione: si piantarono le radici di uva americana e si innestarono (cioè si inserirono) sopra le piante di vite. Ancora oggi le viti sono innestate su radici di uva americana.

IL CICLO DELLA VITE E’ ANNUALE:

-         germogliamento = a marzo, nei punti in cui erano stati tagliati i grappoli, la vite comincia a “piangere”, cioè escono delle goccioline e poi germogliano le prime gemme

-         fioritura =  tra aprile e giugno

-         allegagione = a luglio i fiori si trasformano in frutti

-         invaiatura = tra luglio e agosto il fiore s’ingrossa

-         maturazione =  l’uva matura a settembre – ottobre

COM’E’ FATTA L’UVA?

Esistono l’uva bianca e l’uva nera: in realtà è diverso solo il colore delle bucce, mentre all’interno la polpa è uguale. Quindi il vino rosso si ottiene dall’uva nera e il vino bianco si può ottenere dall’uva bianca e dall’uva nera, basta togliere la buccia.

LA VINIFICAZIONE

Lettura della leggenda “Il signore e l’uva” sull’origine del vino.

A settembre – ottobre si fa la VENDEMMIA, cioè la raccolta dell’uva. Una volta si ritrovavano tutti i parenti ed era una grande festa: tutti pigiavano con i piedi l’uva raccolta in grandi catini per produrre il succo.

                      

Oggi esistono le pigiadiraspatrici che sono macchine che eliminano il graspo e i semi e pigiano la polpa e la buccia.

Poi si versa il succo d’uva nelle botti per la FERMENTAZIONE, che avviene in circa due settimane: lo zucchero contenuto nell’uva si trasforma in alcool e anidride carbonica, perché sulla buccia dell’uva ci sono i lieviti che mangiano gli zuccheri del succo, producendo così alcool e anidride carbonica. Quando l’anidride carbonica evapora, si vede il succo bollire ( EBOLLIZIONE).

C6 - H12 - O

=

 2CH3 - CH2 - OH + 2CO2

¯

 

¯

zucchero

=

alcool + anidride carbonica

Poi il vino si lascia nella botte per uno – due anni, quindi viene travasato, imbottigliato e venduto.

                             

Per produrre le bollicine dello spumante, quando è terminato il processo di vinificazione si inseriscono nella bottiglia i lieviti, che producono anidride carbonica e si tappa. Si mette la bottiglia a testa in giù e i lieviti, dopo un mese, si depositano sul fondo, cioè sul tappo. Poi si mette la bottiglia in una macchina che ghiaccia solo la parte inferiore della bottiglia: si toglie il tappo e si estraggono i lieviti, mentre l’anidride carbonica rimane nel vino. Poi si rimette il tappo, che deve essere sigillato con una gabbietta di metallo, altrimenti esplode.

LA DEGUSTAZIONE

L’alcool fino a 18 – 20 anni non viene metabolizzato dal fegato, per cui i bambini non devono bere vino. Anche da adulti il vino deve essere bevuto moderatamente, più che altro deve essere degustato, cioè assaporato.

Mentre il naso riconosce più di mille odori, i sapori fondamentali sono solo cinque: dolce, salato, amaro, aspro e tattile (ad esempio “astringente” come un frutto acerbo).

Lettura della storia “Tre gocce di brusco” sul piacere della degustazione.

Dopo aver degustato il succo d’uva, si raccolgono le seguenti osservazioni.

SUCCO D’UVA NERA

Colore: rosso prugna, rosso uva

Odore: profumo di miele, di prugna, di fichi, di uva

Sapore: dolcissimo, sa di uva, di mele cotogne; il sapore risale dal naso.

SUCCO D’UVA BIANCA

Colore: giallo

Odore: profumo di miele, di pera, di mela, di fico, di prugne secche, di pesca, di prugna

Sapore: dolcissimo, si sente un pizzichino, è un po’ aspro.

 

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