Tanto
tempo fa, quando la Terra era popolata dagli
uomini primitivi, la notte era tenebrosa:nessuno vedeva niente.
Il
fuoco non c’era, quindi i popoli stavano completamente al buio e di notte
nessuno aveva il coraggio di uscire di casa.
Dei bambini salirono su una
montagna, che a quei tempi era la più alta di tutte.
Arrivati in cima chiesero al
Sole se poteva illuminare la terra anche di notte.
Ma il sole rispose che di notte
doveva illuminare l’ altro lato del pianeta.
I bambini, che avevano fallito,
nel loro tentativo, tristi, tornarono alle loro buie case.
Lassù, nel cielo, il sole
pensava come far felice la Terra; ma mentre pensava passò una stella che stava
per cadere sulla Terra.
Il Sole, che era troppo occupato
a pensare, non fermò la stella, che caduta sulla terra causò un grande
incendio.
Il sole, quando lo seppe si
sentì molto in colpa: non poteva illuminare la terra, e adesso l’ aveva anche
distrutta.
Pensò e ripensò, infine prese un
pezzo della stella caduta, un pezzo di cielo, un suo raggio e un po’ di luce;
li modellò a spicchio e il tutto prese vita.
Il sole chiamò l’oggetto Luna.
Il Sole le chiese se di notte
poteva illuminare la terra al posto suo.
La
luna accettò e ne fu felice.
Qualche
notte dopo i bambini ringraziarono il sole per averli soddisfatti e la Luna per
aver accettato la richiesta del Sole.
Ed
ecco come la Luna da allegria e (ovviamente anche luce) al firmamento oscuro.
VALERIA