Scuola secondaria ("media"):
come me l'aspetto, cosa mi spaventa, cosa mi incuriosisce, cosa spero...
Ormai sono in quinta e l'anno prossimo (o meglio, questo settembre), se sarò promosso, proseguirò i miei studi alla "Scuola secondaria di 1° grado Gabriele Camozzi", dove le mie due sorelle, Maria Sofia e Irene, sono già andate, la prima cinque anni fa e la seconda dieci. Per questo so già (anche se molto in generale) come sarà questa nuova esperienza.
L'idea di andare in un'altra scuola mi spaventa sotto alcuni aspetti: il livello scolastico più alto, la conoscenza di altre persone che potrebbero essermi simpatiche come potrebbero non esserlo, abbandonare la maggior parte dei miei compagni di classe, che lo sono stati per ben cinque anni e la paura di sentirmi solo, senza amici, abbandonato dal mondo, come se fossi un fantasma...
Riguardo le mie aspettative, ho già frequentato quel tipo di ambiente scolastico con le mie lezioni di pianoforte che per un anno scolastico (2010 - 2011) si sono tenute lì, per poi spostarsi alla "Scuola primaria Papa Giovanni XXIII".
Spero, più che altro, di non avere professori (prima o poi dovrò abituarmi a usare questa parola, invece di "insegnanti" o "maestri") che "mi prendano di mira" e non troppo severi (anche se non credo sia possibile...).
Mi spaventa anche l'idea di avere la "Preside" (o meglio, "Dirigente Scolastico"...) nello stesso edificio... Sarà per me (e spero anche per gli altri) un incentivo in più a comportarmi bene.
Mi dispiace solo che, quando mi sarò fatto degli amici (spero...), dopo soli tre anni (ripeto, se sarò promosso...) li dovrò lasciare nuovamente per andare alla "Scuola secondaria di 2° grado".
Sono triste perché so che dovrò svegliarmi ancora prima rispetto ad adesso (come se non fosse già faticoso così...).
Mi incuriosisce il fatto di essere in un altro luogo rispetto a quello a cui sono abituato.
Sono sicuro che il primo giorno di scuola "media" rappresenterà per me un'esperienza traumatica: spero di non sbagliare aula, di trovare la mia classe e di fare amicizia il più presto possibile per non restare senza amici con cui giocare, o almeno parlare, nei corti intervalli all'interno dei corridoi della scuola.
Spero che tra me e i miei nuovi compagni ci sia un'amicizia reciproca (anche un po' con i prof. non guasterebbe...).
In sintesi, credo che sarà bello ma a tratti spaventoso, quando mi smarrirò o robe varie. Non credo che sarà una cosa orribile o tremenda, come qualcun altro crede, ma può sempre succedere, quindi mi affido al destino...
Andrea M.
Entrata della scuola "Camozzi" Entrata della scuola "Camozzi" "fotoritoccata"
(foto realizzata da Andrea M.) ("fotoritocco" di Andrea M.)