UNA MATTINA ALL’AUDITORIUM
Lunedì’ 22 aprile, siamo andati all’Auditorium di “Piazza della Libertà”:
arrivati, delle signore ci hanno detto che lo spettacolo era riferito alla
“Festa della liberazione italiana”.
Quando ci siamo seduti sulle poltrone, si sono spente le luci: era il segnale
che incominciava lo spettacolo.
E' arrivata poco dopo un'attrice di nome Rosanna che aveva in mano un block
notes; all’inizio non la vedevamo bene
perché era acceso un solo riflettore.
Lei, prima di tutto ha chiesto il nome di alcuni di noi. Poi ha iniziato a
parlare di alcuni bambini ebrei che per sfuggire ad Hitler a volte dovevano pure
cambiare nome; molti invece venivano portati in campi di concentramento.
Mi ha colpito la storia di una bambina che è stata fatta salire su un treno
senza finestrini in braccio al padre ed insieme sono stati deportati ad
Auschwitz. Alla fine lei si è salvata mentre il suo povero padre è morto.
Ad un certo punto, è partita la
musica dell’inno di Mameli: Rosanna ci ha fatto alzare e l’ abbiamo cantato
tutti insieme. Dopo ha aperto il block notes e ci ha letto tutto ciò che era
proibito agli ebrei.
Ha distribuito poi dei bigliettini a pochi di noi. Finito lo spettacolo si
potevano fare delle domande. Allora io
ho chiesto cosa c’ era scritto sui bigliettini e lei mi ha risposto che
c’ erano i nomi dei ragazzi (ormai anziani) di cui ci aveva parlato.
Usciti dall’Auditorium, come promesso, ci hanno fatto vedere i fasci e un
terrazzino che si affaccia sul Piazza della Libertà.
Sebbene a scuola avessimo già trattato quest’argomento, i fatti raccontati da
Rosanna non mi hanno lasciato indifferente, perché quello che hanno subito gli
ebrei sono cose orrende.
Alessandro