UNA NOTTE ALL'EUROCAMP

Dopo aver finito il laboratorio di piadina, siamo rimasti in atrio e il maestro Paolo ha acceso il televisore per guardare la partita “Fiorentina-Dinamo”. Chi non voleva guardare la partita ha giocato in atrio fino alle 23:30 sotto la sorveglianza delle maestre Mafalda e Silvia e del maestro Gianpiero.

Poi la maggior parte di noi è salita in camera, ma un nostro compagno (Mattia) ha messo in giro la voce di aver visto nella stanza 607 un uomo sdraiato sul terzo letto con le braccia incrociate che si toccava le spalle. Ovviamente tutto era uno scherzo stupido, ma la maggior parte di noi si è spaventata comunque.

  

Oltre a questo la serata è andata bene, tranne per i maestri, che come guardie svizzere hanno sorvegliato i corridoi fino alle 2:15 di notte. Quasi tutti hanno fatto un pigiama party in silenzio fino a tardi nelle proprie camere; altri invece facevano così tanto rumore che quelli del piano di sotto sono venuti a lamentarsi perché non riuscivano a dormire.

  

Le stanze sembravano quelle di un ospedale: erano tristi e spoglie, c'erano solo i letti, due comodini e gli armadietti che sembravano quelli delle scuole inglesi anche se non erano rossi ma grigi. Noi ci siamo sentiti molto comodi su quei letti anche se non erano il massimo.

Il bagno aveva il minimo indispensabile, però quando  ci si faceva la doccia, l'acqua schizzava tutto intorno. Per rimediare, in alcune stanze, c'era il tergipavimenti che ci aiutava a portare l'acqua nella doccia e non farla andare in giro e allagare la stanza.

                 Fabio-Chiara-Marta-Nicolò-Tommaso

 

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