Giovedì pomeriggio,dopo aver sistemato i bagagli nelle nostre camere, siamo
saliti sul pullman per andare alle saline di Cervia.
Una signora di nome Federica ci ha accolti subito con molto entusiasmo,ci ha
spiegato come guidare una canoa,abbiamo messo i giubbotti di salvataggio, ci
siamo divisi in gruppi da due o tre ragazzi per canoa e pronti ……. VIA! Siamo
partiti.
Il viaggio di andata è filato piuttosto liscio,tranne le difficoltà iniziali di chi non aveva mai provato,inoltre c’è stato un episodio comico che vedeva Federico U cadere dalla canoa, farsi un bel bagno, aggrapparsi al bordo della canoa per risalire col risultato di ribaltarla e di far cadere in acqua anche il suo compagno Edoardo!
L’ acqua era salata e qualcuno (leggete sopra per scoprire
chi) l’ ha anche assaggiata, era molto calma ,ma piena di alghe e melma che
rendevano più paludoso l’ ambiente.
Il canale era circondato da arbusti e alberi bassi che allungavano i loro rami verso l’ acqua,come a volerla afferrare. Durante il percorso bisognava passare sotto ben quattro ponti, uno più difficile dell’altro.
In quei momenti
bisognava sdraiarsi, smettere di pagaiare e lasciarsi trasportare dalla corrente
fino a superare il ponte.