ISTITUTO COMPRENSIVO CAMOZZI
SCUOLA PRIMARIA PAPA GIOVANNI XXIII
LA SCUOLA ALL’OPERA:
“LA CECCHINA, OSSIA LA BUONA FIGLIOLA”
Lunedì 24 novembre 2011
siamo andati tutti al teatro Donizetti
per assistere all’opera lirica “La
Cecchina, ossia la buona figliola”, musica di Piccinni e testo di Goldoni.
E’ stata un’esperienza meravigliosa che consigliamo caldamente!
Ecco di seguito alcune impressioni delle classi quarte.
QUARTA B
- Sono al teatro Donizetti con i miei compagni a vedere l’Opera di Carlo Goldoni
“La Cecchina”. Sono felicissimo ed aspetto con ansia che inizi lo spettacolo. Ad
un tratto la luce dei lampadari si spegne piano piano … (Francesco)
- Aprono il sipario e … vediamo, vediamo … una
scena fantastica! Questo spettacolo mi piace già dall’inizio. Mi diverto e sto
per piangere dall’emozione. Spero che andiate anche voi a vedere “La Cecchina”.
(Alessia)
- La Cecchina è “ una povera ragazza,
padre e madre lei non ha”. Ci sono anche quattro ragazze e Tagliaferro le chiama
“ragassine grasiosine”. La mia compagna ha paura di cadere dal palchetto, ma la
cosa più bella è affacciarsi e vedere i palchi vicini. (Oumayma L.)
- Cecchina è una povera servetta innamorata del Marchese della Conchiglia; ci
sono due pettegole che vanno a dire tutto a sua sorella la Marchesa … dopo
succede che la Marchesa infuriata sgrida e minaccia Cecchina. Quando lei se ne
va io mi sento triste perché mi fa pena. Per fortuna tutto finisce bene: il
Marchese e Cecchina si sposano ed io sono felice per loro. (Sabrina)
- Come hanno fatto a fare quella scenografia meravigliosa? Dovreste essere qui a
sentire questa bellissima musica con l’orchestra dal vivo! Che fortuna !
Un’esperienza bellissima, mi piacerebbe rifarla. (Zemilat )
- Mi sto godendo l’Opera con la mia amica Alice, siamo in un palchetto con le
poltrone di velluto rosso. Ci sono lampadari di cristallo, tappeti … l’atmosfera
è perfetta. Grazie maestre per averci portato a teatro. ( Lara )
- Troppo stupefacente! Non voglio più togliere gli occhi dal palcoscenico, perché sono talmente bravi che non riesco a non guardarli. Voglio chiedere alla mamma di portarmi più spesso. (Alice )
- Provo molta felicità, gioia e divertimento, perché i personaggi sono un po’
buffi. La musica è incantevole. Alla fine è commovente, perché tutti si sposano.
Vorrei vederla e rivederla e rivederla ancora. ( Gaia)
- E’ ridicola la scena del povero
che scappa sul palcoscenico e si sentono dei botti come se scoppiassero i
petardi; mi diverto perché, anche se mi spavento sempre, mi piacciono i petardi.
(Claudio)
- Vedere la Cecchina è un’emozione che non ho mai provato fino ad ora.
Stiamo aspettando che venga
il momento di cantare (ebbene sì, dobbiamo cantare anche noi) ed ho paura
di sbagliare le parole, ma alla fine tutto va liscio come la seta. (Oumaima N.)
- Tagliaferro chiede:-Volete voi cantare con me?- -Sìììì!!!- Nell’aria c’è un
pezzo che dice BUM, Tagliaferro batte il tamburo e fa un baccano tremendo: io mi
spavento un po’. (Chiara)
- Ecco un colpo di scena che mi fa rimanere di stucco: c’è un’auto sul
palcoscenico! Io ed Edoardo cerchiamo di capire come faranno a muoverla. Ci sono
molte altre cose che non riesco a spiegarmi, tipo la pioggia … sicuramente
ci sono tecnici ed elettricisti per farle. ( Marco)
- E’ bellissimo essere qui al Donizetti con tutta la scuola. Sono molto stupito
dalla scenografia. La “povera ragazza” inizia a
cantare, accompagnata da una musica armoniosa, dal vivo
oltre tutto! (Edoardo)
- La musica mi piace tanto e mi fa sentire allegra. La scena che preferisco è
quella del matrimonio: il velo è indossato dai maschi e la cosa mi diverte
tantissimo. (Sabrine)
QUARTA A
-
“La
parte che mi è piaciuta di più è quella in cui Tagliaferro cantava la canzone
tedesca: i suoni erano dolci e rumorosi…musica per le mie orecchie!” (Alessio)
-
“Da quel meraviglioso palco si poteva vedere ogni cosa. Il posto era
meraviglioso; quando è iniziato lo spettacolo è come se una forte emozione
allegra mi fosse salita sulla schiena. Devo dire che le emozioni che ho provato
lì da nessun’altra parte le avevo mai sentite: è stato stupendo!” (Anna N.)
-
“Io avevo paura che il lampadario al centro del teatro cadesse e che quelli fra
un palchetto e l’altro si rompessero, quando gli attori cantavano forte”.
(Valentina)
-
“Le scene erano piene di musiche che si alzavano sempre di più. Queste musiche
erano rilassanti, paurose, poi allegre”. (Sanija)
-
“Il direttore d’orchestra e i musicisti
avevano vari strumenti: suonavano una musica dolce e lenta; poi, ad un certo
punto, è cominciata una musica veloce. Io mi sono presa uno spavento!” (Matilde)
-
“Lo spettacolo stava per iniziare: ero contento. Si vedeva che la Cecchina stava
innaffiando i fiori che sembravano proprio veri!! (Ajaypal)
-
“L’atmosfera era in bianco e nero, tranne il cielo che era un po’ verde e un po’
rosa. Quando vidi il lampadario luminoso ero scioccata perché era bellissimo…
Quando siamo tornati ero felice ma anche un po’ triste, perché mi sarebbe
piaciuto restare lì a vedere un altro spettacolo”. (Anna Q.)
-
“I lampadari erano grandissimi con tanti pezzi di vetro a forma di diamante e
tante luci. I personaggi erano vestiti in modo molto particolare ed erano
simpatici e divertenti”. (Andrea)
-
“I suoni erano forti quando gli attori
cantavano e rimbombavano dentro”. (Asia)
-
“La Cecchina e gli altri personaggi erano molto divertenti. Nel palchetto
c’erano sedie morbide; il soffitto del teatro era decorato con il disegno di un
angelo. Il teatro era strapieno di bambini”. (Arwa)
-
“Il muro era ricoperto di velluto rosa.
L’atmosfera era bella ed emozionante come quella di un matrimonio”. (Betel)
-
“La cameriera era gelosa della Cecchina
che, poverina, scappava disperata a più non posso”. (Gregorio)