Condizioni di vita

I contadini erano sotto il comando dei nobili e dell'alto clero.

Lavoravano per loro e non venivano quasi mai pagati.

Nelle campagne le condizioni non erano migliori rispetto alla città.

La crisi era resa più acuta dalle difficili condizioni di vita dei contadini, gravati da una serie di obblighi e tasse di natura ancora feudale.

Il terzo Stato non poteva partecipare alle cariche pubbliche come amministrazione,  esercito e giustizia.

Le scuole erano un lusso eccessivo per molti e così i figli dei poveri giravano per la città tutto il giorno.

Soltanto i mercanti e gli agricoltori facoltosi riuscivano a mandare i loro figli a scuola, i nobili potevano addirittura permettersi di pagare precettori che insegnavano a domicilio ai loro figli.

Nelle scuole, gli alunni venivano severamente puniti se infrangevano le regole.

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