Cesare Beccaria
Un grande illuminista fu Cesare Beccaria che nel 1764 pubblicò il libro "Dei delitti e delle pene" dove condannava la pena di morte e l'uso della tortura e diceva: "Una crudeltà consacrata dall'uso della maggior parte delle popolazioni, è la tortura del reo, dove un uomo può essere condannato per delitti che non ha commesso".
Il primo tra i sovrani europei, ad abolire la pena di morte fu il granduca di Toscana: Pietro Leopoldo. Cesare Beccaria voleva dimostrare che la pena di morte è ingiusta e inutile, disse anche che non avrebbe impedito agli uomini di commettere i peggiori delitti.
Il libro di Cesare Beccaria suscitò delle opposizioni da parte del regime politico ma anche da parte di altri illuministi, venne condannato dalla chiesa, però il suo successo fu comunque grande.