QUELLA CENA , CHE DISASTRO ! CHE COSA NON HA FUNZIONATO E CHE COSA AVRESTI CAMBIATO .

Eravamo in montagna a Foppolo, io, mio fratello Nicolo,  Silvia la mamma e infine papà Franco.

Era sera ; quando il papà incominciò a parlare,  aveva una sopracciglia su e una giù e quella faccia mi metteva paura. Iniziò a discorrere, dicendo che mio fratello doveva farsi restituire il telefono prima che scendessimo da Foppolo. Quello del suo amico non funzionava a causa dei cristalli liquidi rotti, ma mio fratello lo sapeva, glielo aveva prestato solo  perchè doveva fare un pò di chiamate.

Dopo venti giorni arrivò il momento della partenza e mio papà chiese a Nicolò se aveva cambiato il telefono e lui disse di si . Arrivati a Bergamo scaricammo la macchina e la mamma svuotò le valige; a cena mangiammo la pizza poi andammo sul divano a vedere la televisione. Io vidi mio fratello che teneva in mano il telefono ma lo schermo era spento; allora, incuriosita, andai più vicino e da sorella malvagia lo dissi a mio papà. Lui si agitò prese il telefono di mio fratello lo guardò ed era spento, così si alzò prese mio fratello e gliene  diede talmente tante che non me lo dimenticherò mai . Mia mamma diceva di smetterla  ed io piangevo.  

Al mattino quando mio fratello si alzò dal letto si tirò giù le mutande e vide il suo sedere pieno di lividi. Il suo telefono l'aveva ancora il suo amico; si erano messi d'accordo e avevano scambiato solo le cover.                    

                                                             Valentina 5 rossi          

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