La nostra esperienza come genitori di alunni/e  che hanno  frequentano la scuola "media"

Sono la mamma di un ragazzino di tredici anni che sta frequentando la terza media presso la scuola Camozzi .

Tornando con la  memoria a tre anni fa, nella mente si affollano immagini,, sensazioni ed emozioni molto diverse. Nelle settimane che hanno preceduto l' inizio della 1° media sicuramente è stato predominante il timore che mio figlio si scontrasse con una realtà scolastica troppo impegnativa e troppo esigente rispetto alle sue forze ( questo sicuramente deriva anche dalle aspettative generate dai racconti delle insegnanti delle " elementari ").

Temevo sopratutto, visto il carattere schivo, riservato ed un po' immaturo di mio figlio, che capitasse in un ambiente dove gli insegnanti non capissero le sue paure la sua chiusura emotiva . Sicuramente ero più preoccupata dell' inserimento al livello emozionale che non delle richieste a livello di studio. Ritengo in effetti che è in un ambiente in cui ci si trovi a proprio agio sia più facile affrontare gli impegni scolastici con serietà ma anche con serenità, nonostante un po' di sana adrenalina serva per cercare di impegnarsi sempre di più.

Ricordo con tenerezza il suo primo giorno di scuola: emozione dipinta sul viso di mio figlio quando la 1° mattina alle ore 8.00, aspettava insieme ad una folla di ragazzini, la segreteria che chiamasse le varie classi e poi ...  finalmente l ' entrata in quella nuova scuola che segnava un po' la fine del suo essere bambino.

Durante questi tre anni il bilancio del percorso scolastico è sicuramente positivo : in quella scuola mio figlio  ha incontrato difficoltà scolastiche , richieste di impegno e di studio notevoli, ma trovato fortunatamente anche insegnanti  autorevoli ma non autoritari , severi ma corretti e sensibili che hanno capito il suo carattere e che l'hanno spronato ad aprirsi . 

Ha trovato una classe in cui, almeno finora, si è sentito a suo agio a parte le piccole fisiologiche difficoltà che fanno parte del vivere e del lavorare in un contesto sociale fatto di tante diverse realtà.

Tutto ciò la fatto sì che io sia più tranquilla pensando al giorno in cui anche la mia seconda figlia varcherà il cancello di quella nuova scuola .     

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