UN SOGNO STRANO

Ho sognato un sogno strano l'altro ieri. Ero fuori a giocare con i miei compagni e mentre stavo correndo ho visto un buco nella siepe dalle dimensioni umane.

 Io lo dissi a Luigi, Paolo, Matteo e a Luca e insieme lo attraversammo ed improvvisamente ci ritrovammo dall'altra parte.  Le piante con le spine cercavano di farci cadere. Arrivati alle scale, che portavano alla porta di ingresso, trovammo un sacco chiuso. Luca lo aprì e un mostro arancione, a tre teste, con sei mani e un occhio viola lo afferrò per una mano. Tutti noi cercammo di trattenere Luca ma il mostro era più forte di noi e riuscì a portare dentro al sacco Luca. Quando, poco dopo, vi guardammo dentro, non trovammo niente: erano spariti. Noi proseguimmo chiedendoci come poteva essere successo e dove il nostro amico era stato portato: non si sapeva, era un mistero. Entrammo nell'edificio abbandonato, la porta si richiuse da sola. Luigi chiede di andare in bagno e dopo trovò un bagno e ci entrò. Aspettammo un po', passarono i minuti e lo chiamammo, ma nessuno rispose. Aprimmo la porta e di Luigi neanche l'ombra: era sparito anche lui come Luca poco prima.

Eravamo rimasti in tre e salimmo al piano superiore. Mentre camminavamo, feci una domanda a Matteo ma io e Paolo non sentimmo rispondere. Ci guardammo in faccia e, voltandoci indietro scoprimmo che non c'era nessuno.

Improvvisamente si aprì una porta, dalla quale uscì una mano nera e un braccio coperto da un mantello nero.

Noi due scappammo di corsa. Ad un tratto cascammo giù al piano di sotto,  attraverso un buco nel pavimento. Paolo notò una lampada d' oro, la prese e la sfregò. Ad un tratto ne uscì il genio della lampada a cui potevamo esprimere tre desideri. Paolo espresse questi tre desideri: di poter riportare indietro i nostri amici, di far sparire i mostri e di riportarci nel giardino della scuola. Il genio disse che non c' era niente di più facile e li esaudì tutti e tre immediatamente. Infine noi cinque ci ritrovammo nel giardino e rientrammo in classe felici di aver vissuto questa avventura. Subito dopo però mi ritrovai nella mia stanza!         

Matteo S. 5^A

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