UN EDIFICIO... DIROCCATO
Un pomeriggio mentre giocavo a nascondino con i miei compagni, ho trovato un buco nella siepe e ... mi ritrovai nel giardino dell' edificio abbandonato che era pieno di sterpaglie e robacce varie, perfino una motocicletta scassata. I vetri della casa erano pieni di buchi, le inferriate erano screpolate e davano un aspetto spettrale sulla cantina, il sottotetto era talmente alto che potevi fare una riproduzione mentale in miniatura. Sul tetto c' era una piccola struttura che precedentemente era stata un campanile di una cappella dentro l'edificio. Subito dopo tornai fuori e chiamai alcuni compagni di classe e feci loro vedere tutto questo.
Visto che avevamo ancora dieci minuti - un quarto d'ora prima di andare a
mangiare ci avviammo all' esplorazione del posto.
Le pareti erano tutte
scrostate e imbrattate di spray, davano l'idea di un posto abbandonato ma anche
abitato dai barbuti. Salite le scale a chiocciola ci ritrovammo in un corridoio
di 4 stanze tappezzate di bustine di camomilla e un terrazzo davanti a noi con
una ringhiera tutta rotta e cadente. Arrivati al terrazzo notammo che qualcuno
stava picchiando un nostro amico.
Di corsa ci avviammo alle scale ma uno di noi inciampò in una buca che lo fece precipitare davanti alla porta. Noialtri fummo avvolti dal buio e fuori il sole fu coperto dalle nuvole e una folata di vento di inaudita potenza fece crollare il pino dalla parte dell' edificio che provocò un effetto "domino" su altri 2 alberi. Arrivati, il Lorenzo si era diretto a folle velocità verso il buco mentre io, Matteo E. e Gianluca ci fermammo ad osservare tutto e io ripresi col cellulare quello che succedeva.
Quando la furia del vento si placò ci dirigemmo sparati verso il buco. Subito dopo ci ritrovammo nel giardino della scuola. Entrati, andammo a mangiare e discutemmo un po' se dopo scuola saremmo tornati lì e decidemmo di no, ma comunque è stata una bellissima avventura.
Andrea G. 5A