UNO STRATOPICO INTERVALLO

Un giorno stavo giocando a nascondino con i miei compagni e andai vicino al palo.  In quel momento scorsi un buco nella siepe. Notai che il giardino al di là era pieno di erbacce con le spine , ma volevo vedere da vicino l' Asilo Abbandonato. Mi  inoltrai e continuai a farmi male ma, a fatica, arrivai al portone principale. Vidi che era aperto, quindi lo varcai. A un certo punto,qualcuno arrivò dal dietro; mi girai e vidi Giuliano. Gli chiesi cosa era venuto a fare, e lui rispose: "Avevo visto che entravi nella siepe e quindi volevo vedere cosa eri venuto a fare".  Allora gli comunicai che avrei voluto fare una perlustrazione ma dovevamo entrare in classe. Ritornammo e gli dissi che io sarei voluto tornare nell' Asilo Abbandonato di notte. Gli chiesi:" Vuoi aggregarti ? ". Con un po' di incertezza mi disse di si. Nel dopomensa domandai a Davide se avesse desiderato unirsi a noi, e anche lui con un po' di incertezza disse di si. Concordai con Davide e Giuliano che alle tre ci saremmo ritrovati davanti al cancello della scuola. Allora alle due e un quarto mi svegliai e mi vestii. Presi la bici e partii. Arrivai in anticipo e quindi aspettai; prima arrivò Davide e poi Giuliano con il suo schianto  di bici. Scavalcammo il  cancello della scuola, andammo al buco nella siepe e con fatica arrivammo al portone.  Entrammo a visitare una stanza: era la mensa con una cucina grandissima e con tantissimi tavoli pieni di polvere. Poi andammo al piano superiore dove vedemmo cinque classi. Entrammo e io vidi un televisore ma scoprii che era tardi e quindi dovevamo tornare a casa. Scendemmo le scale e con fretta ritornammo a casa.

Alberto M. 5A

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