IL BRUTTO ANATROCCOLO 2

- Oh! Posso ancora covare per un po’. Un giorno di più che vuoi che mi importi! – rispose l’ anatra ben decisa -

- Tu sei l’ anatra più testarda che io conosca! – borbottò allora la vecchia anatra allontanandosi.

Finalmente  il  grosso uovo si aprì e lasciò uscire un grande anatroccolo brutto e tutto grigio.

- Sarà un tacchino ! – si preoccupò l’anatra. – Bah! Lo saprò domani! –

 Il giorno seguente, infatti, l’ anatra portò la sua piccola famiglia ad un vicino ruscello e saltò nell’ acqua: gli anatroccoli la seguirono tutti, compreso quello brutto e grigio.

- Mi sento già più sollevata . – sospirò l’ anatra – Nuota. Vuol dire che non è un tacchino! Ora, venite piccini, vi presenterò ai vostri cugini. -

La piccola comitiva camminò faticosamente fino al laghetto e gli anatroccoli salutarono le altre anatre.

-Oh! Guardate, i nuovi venuti!  Come se non fossimo già numerosi! … e questo anatroccolo grigio non lo vogliamo ! – disse una grossa anatra, beccando il poverino sul collo.

-Non fategli male! – gridò la mamma anatra furiosa.

-E’ così grande e brutto che viene voglia di maltrattarlo ! – aggiunse la grossa anatra con tono beffardo. 

– E’un vero peccato che sia così sgraziato, gli altri sono tutti adorabili. – rincarò la vecchia anatra che era andata a vedere la covata.

-Non sarà bello adesso…può darsi però che, crescendo, cambi. E  poi ha un buon carattere e nuota meglio dei suoi fratelli. – assicurò mamma anatra e lo accarezzò con il becco – Andate, piccoli miei, divertitevi e nuotate bene!-